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Comune di Nettuno
Informazioni turistiche Nettuno
Nettuno ( m 11, ab. 42 370) è una frequentata località balneare il cui nome rimanda al tempio dedicato a quella divinità e oggi parte della chiesa di S. Giovanni. La segna il forte Sangallo, voluto da Alessandro VI ed eretto da Antonio di Sangello il Vecchio tra il 1501 e il 1503, uno dei primi fortilizi a presentare accorgimenti difensivi legati all'introduzione delle artiglierie. Ospita l'Antiquarium comunale, nel quale è notevole il numero dei reperti preistorici esposti assieme a resti d'epoca romana. Sempre nel forte si trova un museo dedicato allo sbarco alleato. Nel cuore del borgo, in piazza Marconi, sorge il palazzo baronale dei Colonna (nelle forme attuali risale al 1650), famiglia che tenne questo feudo per quasi tutto il '500.
La chiesa di S. Giovanni, certamente di origine medievale (fu allora eretta sui resti del tempio di Nettuno), si mostra oggi nelle forme del rifacimento operato su progetto di Carlo Marchionni nel 1738-48.
Sulla costa, a 12 km da Nettuno, è Torre Astura (m 2), sul sito che fu sede di una villa di età repubblicana dalla quale provengono le colonne che ornano palazzo Braschi a Roma. A partire dalla fine del X secolo venne formandosi, sulla sponda destra del fiume Astura, un borgo a difesa del quale fu eretta, forse dai conti di Tùscolo, una torre di avvistamento; furono i Frangipane sullo scorcio del XII secolo, a recingere la torre con un muraglione, che si fondava su resti delle strutture romane: qui venne riconosciuto e fermato, mentre cercava di imbarcarsi per la Sicilia, Corradino di Svevia. Così nacque il Castello, che fu restaurato all'inizio del XIV secolo e nel 1328 pesantemente danneggiato dalle truppe di Ludovico IV il Bavaro. La posizione strategica del fortilizio ne consigliò tuttavia la ricostruzione nelle forme ancora oggi visibili: una torre pentagonale con solida cinta e una seconda torre semicircolare per controllare l'accesso al castello, munito di ponte levatoio per poterlo isolare nel mare.
VELLETRI
La città (m 332, ab. 51 021) su un contrafforte meridionale del monte Artemisio, risale a epoca antichissima. Fu conquistata da Roma una prima volta al tempo di Anco Marzio e definitivamente sottomessa nel 338 a.C.. Apprezzato luogo di villeggiatura delle più eminenti famiglie romane fino alla tarda età imperiale, decadde al principio del V secolo, con le devastazioni dei barbari che tuttavia manifestò una vigorosa rinascita e nel XIII Velletri fu fiorente Comune con i propri consoli e podestà, in un rapporto particolare con la sede apostolica, tanto che la carica di podestà fu data nel 1299 a Bonifacio VIII.
Nel '500 entrò nello Stato della Chiesa, vivendo da vicino gli eventi politici del 1798 - 99 (nel '99 fu presa da Fra' Diavolo, comandante le truppe borboniche napoletane) e del 1848 - 49. Pesanti furono anche i danni a seguito dei bombardamenti aerei alleati del giugno 1944. Il primo sabato e la prima domenica di maggio a Velletri viene festeggiata la Madonna delle Grazie. La sera del sabato sfila per il centro la solenne processione, illuminata d ceri che simboleggiano le grazie da richiedere, al cui centro è al macchina seicentesca che raffigura Maria. Il giorno seguente è dedicato alla grande fiera cittadina. Sempre nel mese di maggio si svolge anche la festa del carciofo "alla matticella", in occasione della quale si degustano la "mammole romanesche", produzione tipica del territorio, cotte sulle braci di tralci di vite.
CATTEDRALE
L'edificio secentesco è la ricostruzione di uno della fine del XIII secolo, a sua volta sorto su una chiesa paleocristiana che aveva preso il posto di un tempio romano. Priva di facciata, la chiesa apre il portale rinascimentale (1512) su una piazza chiusa tra ali porticate, Notevole all'interno, il ciborio dell'altare maggiore sormontato da edicola cosmatesca (XIII secolo); nell'abside sono resti di affreschi trecenteschi, mentre una coeva Madonna delle Grazie è nell'ultima cappella a sinistra, tra stucchi barocchi. La cripta è romanica con colonne di spoglio.
Nel chiostro della Cattedrale si trova il Museo capitolare, con opere di Antoniazzo Romano e Gentile da Fabriano (Madonna con Bambino e angeli), nonché pergamenate miniate dei secoli XI e XII; di grande valore la croce veliterna, reliquiario del secolo XI - XII in oro filigranato e smalti. Inoltre, bustoreliquiario di S. Clemente di Giacomo Finelli (allievo di Bernini), che il 23 novembre, festa del patrono, viene esposto sull'altare maggiore della chiesa.
PALAZZO COMUNALE
L'edificio tardorinascimentale, disegnato da Giacomo della Porta nel 1573 - 90, è fronteggiato dalle statue di Ottaviano (che visse nella zona di Velletri) e di Cesare Borgia. Il palazzo ospita il Museo civico archeologico, che offre un percorso dedicato all'archeologia e custodisce reperti dal VI secolo a.C. (terrecotte volsce) alla tarda età imperiale. Capolavoro delle raccolte è il sarcofago con scene ispirate alle fatiche di Ercole, datato al 193, scolpito finemente su tutti i lati che venne riutilizzato in epoca medievale.
Notevoli la lastra sepolcrale cristiana (lastra dell'Orante, IV secolo) e le lastre in terracotta (VI secolo a.C.) provenienti da un tempio etrusco italico. Nello stesso palazzo ha sede il Museo di Geopaleontologia e Preistoria dei colli Albani, il cui filo conduttore è la storia della nascita delle alture dovuta ai fenomeni vulcanici. Il moderno allestimento illustra, oltre agli aspetti geologici dell'area, anche la storia del suo popolamento più antico.
Vicino sorgono l'oratorio di S. Maria del Sangue, di ispirazione bramantesca, e la chiesa di S. Michele Arcangelo, costruita sulle fondamenta di una precedente chiesa dell'XI secolo. Chiude la piazza, di fronte al Palazzo comunale, il Palazzo vecchio, iniziato nel 1822, ornato in facciata da un bassorilievo che descrive il ritorno del papa a Roma dopo la sconfitta della Repubblica Romana del 1849.
TORRE DEL TRIVIO
Domina da corso della Repubblica la centrale piazza Cairoli ed è il più noto monumento della città: eretta nel 1353, ha pianta quadrata ed è aperta nella parte superiore da tre piani di bifore e da uno scandito invece da doppia monofore.
La chiesa di S. Maria del Trivio, a fianco della torre , è il rifacimento (ideato da Carlo Maderno nel 1622, ma completato solo nel 1726) di un più antico edificio. La zona compresa tra la chiesa e la piazza del Comune corrisponde al centro medievale della città, dove si trova la chiesa di S. Martino. Orna il lato opposto della piazza Cairoli una fontana barocca.
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Nettuno (Comune) -
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