Comune di Segni

Informazioni turistiche Segni

Segni ( m 668, ab. 9392) è una località di villeggiatura, circondata da boschi di castagni, sul versante settentrionale dei Lepini. La caratterizzano antiche case, vicoli stretti e sinuosi e l'arco del ponte Scarabeo. Arroccata su un contrafforte roccioso, l'antica Signia dei volsci occupava uno spazio ben più ampio del paese di oggi e l'eccezionale cinta di mura poligonali che tenevano gli abitanti al sicuro dai loro nemici era lunga ben due chilometri e venne costruita tra il VI e il V secolo a.C. Signia entrò molto presto in conflitto con l'invadente vicina Roma e venne conquistata già durante il regno dell'etrusco Tarquinio il Superbo. Dopo il termine della civiltà romana, a dominare segni arrivò il potere temporale della chiesa: qui i papi erano di casa e tra queste mura Alessandro III dichiarò santo Tommaso di Canterbury. Devastata dagli spagnoli comandati da Marcantonio Colonna nel 1557, fu poi feudo di diverse famiglie della nobiltà laziale.

I monumenti più imponenti appartengono certamente all'epoca preromana: le mura e le grandi porte ricordano le rocche megalitiche greche e non è un caso che Segni sia gemellata con la greca Micene, mitica patria dello sfortunato Agamennone. La porta Saracena, che si raggiunge con una passeggiata di una decina di minuti a piedi, si apre nelle mura con una forma acuta, larga tre metri alla base e poco più di 1.40 al colmo, chiuso da un imponente monolite lungo più di 3 metri; al suo esterno si trova un lungo tratto di mura ciclopiche ben conservate. l secondo accesso alla città avveniva attraverso la porta di Foca (dedicata all'imperatore che regnò dal 602 al 610 a.C.), che i segnini chiamano Porta deglio Sriccato.

Settecentesca è la mole della cattedrale di Santa Maria Assunta. La chiesa di S. Pietro, duecentesca, fu edificata sulla cella maggiore del tempio e custodisce affreschi dal XIII al XVI secolo. Dietro è una grande cisterna circolare del III secolo a.C., nella quale si svolge, la domenica successiva alla festa patronale del 7 agosto, la "giostra del maialetto". Vicino alla cisterna si osserva il basamento di grandi blocchi che sosteneva l'antica Acropoli cittadina, che misurava 40 metri di lunghezza per 25 di larghezza.

.

.

.

.

.

.