Comune di Mentana

Informazioni turistiche Mentana

Oltre che per la presenza dell'antica città cui deve il suo nome, Mentana (m 150, ab. 20 973) è legata alla storia di una battaglia che fu molto importante per le sorti di Roma in epoche decisamente più recenti.

La battaglia combattuta in questi paraggi da più di 10 000 soldati francesi e pontifici e 4700 garibaldini il 3 novembre del 1867 non avrebbe avuto un'importanza strategica decisiva nella lunga guerra di logoramento tra gli italiani e il papato. Lo scontro avrebbe posto termine alla Campagna dell'Agro romano, l'ultima condotta dal generale e dai suoi volontari, che era stata lanciata con lo scopo di disturbare le truppe pontificie per permettere di far scoppiare un'insurrezione popolare a Roma.

Nonostante le incursioni dei fratelli Cairoli e i tentativi di sommossa organizzati da Giuditta Tavani Arquati (tutti giustiziati a Roma), la città non rispose come Garibaldi sperava, e i militari pontifici, appoggiati da un corpo di spedizione francese, riuscirono a sconfiggere i garibaldini a Mentana. Un insuccesso militare, insomma, ma certamente l'occasione di una formidabile scossa per le coscienze e per l'immaginario del paese appena unificato, con la sola eccezione dello stato della Chiesa, nonostante la prudente politica dei Savoia.

Per questo motivo, proprio nel cuore del centro storico si trova l'Ossario dei caduti della battaglia; su una delle lapidi all'ingresso, si possono leggere le parole scritte da Giosuè Carducci in occasione dell'inaugurazione del 1877: "A memoria dei cittadini italiani che nell'anno 1867 della Patria e dell'Umana Ragione, nel cospetto di Roma, duce Giuseppe Garibaldi, qui combatterono e caddero. Il popolo italiano pose, affermando per sé ed i posteri che regno di chierici e prepotenze straniera non contamineranno mai questa terra". Nei pressi, il Museo della Campagna romana espone cimeli, testimonianze storiche e dipinti che ruotano attorno all'esercito garibaldino, ai suoi combattenti e ai suoi generali. Nel corso della battaglia di Mentana, sul campo di battaglia di trovarono anche alcuni dei primi fotoreporter della storia, tra cui Antonio d'Alessandri, di cui si conservano alcune immagini del paese dopo gli assalti, di caduti e feriti e della zona dove si combatté in direzione di Monterotondo.

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