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Comune di Manziana
Informazioni turistiche Manziana
La località di villeggiatura (m 369, ab. 5857) si dispone sulle falde del monte Calvario (m 541) e ha nel palazzo Tittoni un'opera di Ottaviano Mascherino. Nei pressi dell'abitato è la Macchia Grande, tra le più estese fustaia del Lazio.
Una breve deviazione di circa 16 km da Manziana conduce a Canale Monterano (m 378, ab. 3908). In questa zona, si trovava un insediamento etrusco probabilmente legato alla potenza di Caere (Cerveteri), ma la fama del luogo è indissolubilmente legata all'abitato abbandonato di Monterano. Il paese, fiorente per secoli, fu ricco di monumenti imponenti tra cui un acquedotto, la chiesa dedicata a San Bonavenura e un palazzo baronale e venne abbandonato, dopo una lunga decadenza causata dalla malaria endemica, dopo le distruzioni causate dall'esercito francese nel corso del 1799. Nel fondovalle che conduce al paese abbandonato è facile notare la presenza di numerose piccole polle di acque sulfuree, che vedono la luce gorgogliando e confluiscono nei corsi d'acqua principali.
LA CALDARA
La Caldara di Manziana è un piccolo lago che occupa un antico cratere, divenuto nel 1988 Monumento naturale gestito dal Comune e inserito entro in perimetro del Parco regionale di Bracciano - Martignano (v. box a pag. 216). Lo si raggiunge dal comune di Manziana sulla provinciale 2b, in circa 15 minuti (per informazioni: www.manzianaturismo.com). Al centro dell'area pianeggiante della Caldara una serie di emissioni di anidride solforosa fanno gorgogliare l'acqua delle piccole pozze sulfuree, mentre attorno a queste acqua fortemente mineralizzate, cresce una vegetazione particolare. Lungo il corso d'acqua, che funge da emissario della Caldara, la vegetazione è composta da betulle e ontani e offrono rifugio a diverse specie di uccelli.
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