Comune di Genzano di Roma

Informazioni turistiche Genzano di Roma

La cittadina (m 435, ab. 22 695), a economia agricola e turistica, è rinomata per l'Infiorata e per la posizione digradante sul fianco esterno sud - occidentale del cono vulcanico che racchiude il lago di Nemi. Trae origine dal castello, eretto a guardia del cratere di Nemi nel 1235, che i Cesarini, alla fine del XVIII secolo, trasformarono in palazzo.

Il palazzo Sforza - Cesarini, trasformazione in residenza signorile dell'antico castello cui appartiene il forte torrione visibile a destra, si erge a poca distanza da piazza Fraconi, la cui fontana ricorda il dominio dei Colonna (ma i tralci di vite e viticci alludono alla tradizione viticola della cittadina). Dalla piazza, salendo per via Berardi - teatro dell'Infiorata - si raggiunge la settecentesca chiesa di S. Maria della Cima, inserita in residuo del borgo medievale e punto di arrivo della tradizionale manifestazione.

L'INFIORATA DI GENZANO

La tradizione dell'Infiorata è certamente antica, anche se una data di nascita per l'usanza di comporre figure, quadri e decorazioni con i fiori potrebbe essere quella del 29 giugno 1625 quando i giardinieri vaticani, in occasione del Corpus Domini, decisero di addobbare il pavimento della basilica vaticana con un tappeto di fiori.

Sembra che anche il Bernini si sia dilettato con quest'arte effimera e complicata che si spostò poi a Genzano nel giugno del 1778 quando si decisa di trasferire qui la festa con questi particolari addobbi floreali.

Per rendere possibile la decorazione, la raccolta dei petali inizia con qualche giorno d'anticipo e la via che scende dalla chiesa di Santa Maria della Cima, lunga circa 250 metri e larga 9, viene divisa in tredici quadri affidati a diversi maestri infioratori. La preparazione del tappeto colorato (si calcola che servano 500 quintali di fiori) inizia all'alba del giorno della festa e dura almeno cinque ore, disponendo petali - che poco alla volta vengono portati sul posto dalle cantine sotto al Comune dove erano stati conservati al fresco - secondo i disegni stabiliti e abbozzati il giorno prima.

Di sera giunge il momento culminante: la processione preceduta al Corpus Domini portato dal vescovo inizia la sua discesa procedendo al centro del tappeto fiorito mentre i fedeli, per non rovinare l'effimera opera d'arte, si accalcano sui marciapiedi recintati da cordoni. L'infiorata resiste fino al giorno successivo, grazie anche agli innaffiamenti continui e, verso le 7 di sera, un fischio dà il segnale del via allo "spallamento", cioè alla distruzione del tappeto floreale, che viene portata avanti con entusiasmo dagli spettatori e dai bambini di Genzano.

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